Memory from Fabrizio
23 Marzo 2008… mentre i nostri colleghi di Business School sceglievano mete classiche per lo Spring Break, io e te piantavamo una simbolica bandierina nella proibitissima Cuba, terra’ di liberta’ e ribellione. Ricordo che un giorno, mentre eravamo in un taxi illegale, la polizia ci fermo’, contestandoci questo reato di ‘uso di taxi abusivo’ e decidendo quindi di scortarci fino alla prigione in attesa di giudizio, assieme all’autista. Panico? Niente affatto. Mentre venivamo scortati, mi confessasti di avere finalmente raggiunto uno dei tuoi obbiettivi nella vita: avere una storia da raccontare ai tuoi nipoti per renderli fieri di te, l’arresto a Cuba mentre studiavi negli Stati Uniti! Ed ecco che proprio per questo, credo che questa sia una delle storie per me piu’ indelebili di te, caro Andrea. Che quasi ti offenedesti perche’ alla fine ci chiesero solo una mazzetta. Che mi hai insegnato tanto, dato tanto, e lasciato un vuoto enorme – piu’ di un fratello, piu’ di un maestro, un amico vero. Hasta la victoria, siempre.